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QUEL FILM SFORTUNATO, CON UNA COLONNA SONORA DA SOGNO... |
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Già
a partire dal 1973, Riyoko Ikeda fu a
lungo corteggiata affinché concedesse i diritti per la
realizzazione di un film o di una serie animata sulla storia
di Berubara. Tuttavia ci vollero anni prima che l'autrice si
decidesse a lasciare che la sua opera fosse portata sugli
schermi.
Il primo a convincerla fu il produttore giapponese
MATAICHIRO YAMAMOTO che, nel 1978, ottenne finalmente il permesso di
girare il film "Lady Oscar". |
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I finanziamenti per la realizzazione sono della casa di
cosmetici giapponese Shiseido, insieme alla NTV giapponese,
al colosso industriale TOHO e alla casa discografica
giapponese KITTY RECORDS. Yamamoto all'epoca era un produttore in erba, di poco più di 30 anni, e l'impegno nella realizzazione di questo film, uno dei primi anche per Jacques Demi (il regista francese), sarebbe stato enorme: a Yamamoto va tutto il merito per essere riuscito ad ottenere il permesso di girare nella vera Reggia di Versailles, cosa che raramente fu concessa dai francesi a causa dei danni paventati per il patrimonio artistico. Il compromesso per poter svolgere le riprese a Versailles fu quello di limitare l'occupazione della Reggia al minor tempo possibile: praticamente le riprese terminarono in poco più di 2 mesi. |
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Lady Oscar - La Locandina |
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La scelta del cast non costituì problemi notevoli. Solo
l'attribuzione del ruolo di Oscar richiedette molto tempo...
tanto che la stessa Riyoko Ikeda volle recarsi a Parigi per
presenziare ai provini. Alla fine fu
scelta Catriona Maccoll, al suo primo ruolo cinematografico
dopo varie esperienze come ballerina... Per i ruoli principali, furono scelti attori giovani, con poca esperienza e nessuno di loro brillò per doti recitative. In seguito, questi attori erano destinati a rimanere pressoché sconosciuti. Catriona Maccoll (nata il 3 ottobre 1954 - nella parte di Oscar) e Barry Stokes (nato il 19 agosto del 1948 - nel ruolo di Andrè) hanno avuto qualche parte in altri film. La sfortunata Christina Bohm (nata il 19 febbraio del 1974 - nel ruolo di Maria Antonietta) rimase uccisa poco dopo la fine delle riprese in un incidente stradale... aveva solo 24 anni: il suo ruolo fu forse il più riuscito in tutto il film: con la sua interpretazione, diede la perfetta immagine di una regina leziosa ma buona d'animo ... i cui capricci erano motivati dalla profonda insoddisfazione in cui la vita di corte la L'unico personaggio che avrebbe avuto un briciolo di notorietà fu Patsy Kansit (che nel film interpretava il ruolo di Oscar bambina) ... ma proprio un "briciolo", del resto ne avrebbe meritato ancora meno di quanto! La sceneggiatrice Patricia Luisiana Knop legherà invece il suo nome ad un paio di produzioni negli USA. Mataichiro Yamamoto, all'epoca agli esordi della carriera, è ora un importante produttore giapponese ed è l'unico il cui nome sia divenuto propriamente celebre.
Tra gli artisti che parteciparono alla
realizzazione di questo film, ci fu il compositore Michel Legrand (classe 1932): aveva già
lavorato con
Jacques Demi ed era già
celebre quando compose
l'intera colonna sonora di questa
pellicola, edita in Giappone da Kitty Records. Michel Legrand vanta ora una carriera
di musicista come poche nella storia del cinema (... ha ricevuto 3 premi Oscar)
e chi volesse cercare informazioni sulla sua vita e
discografia, troverà
moltissimi siti a lui dedicati ma difficilmente troverà in essi un qualche
riferimento a questa colonna sonora! La realizzazione incontrò poi molteplici limiti materiali: il ritmo di lavoro fu frenetico per tutti coloro che vi parteciparono, perchè le riprese dovevano terminare velocemente, per liberare il Palazzo di Versailles nei tempi previsti dalla concessione francese. Pensate che Catriona Maccoll incontrò Jacques Demi per la prima volta nel luglio del 1978, lo stesso mese in cui iniziarono le riprese! |
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Lavorare a ritmo costante su un set come questo, non era certo facile... Catriona Maccoll commentò le difficoltà scrivendo "...I don't think that i have ever been less aware of time and seen the months pass by at such a speed. Indeed a great deal of time and hardwork was put into the making of "Lady Oscar" by everyone involved, in order to overcome the inevitable day-to-day problems to ensure that the filming ran as smoothly as it did, which is not to be guaranteed when there are at least three languages being spoken on the set! The actors who spoke English, the team who spoke French and the producers who spoke Japanese. However, everyone was more then willing to make an effort to understand and get on with one another and i am sure than i can say on their behalf that "we had a lot of fun!!"(...) I think as far as i am concerned that the international element was one of the most exciting things about it: I had the impression that the whole world was involved! Tokyo has always seemed so far away from me and i was thrilled to be in such close contact with Japan and the Japanese people, a nation from the other side of the world whom i did not know much about and had certainly never had the opportunity to meet or work with before...." (Non penso di essere mai stata così a corto di tempo e di aver mai visto i mesi passare ad una tale velocità. Di sicuro, nel realizzare "Lady Oscar", una corsa contro il tempo e un durissimo lavoro fu fatto da parte di tutti i partecipanti, per superare gli inevitabili problemi che si presentavano giorno-per-giorno, in modo da assicurare che le riprese scorressero senza interruzioni, cosa non garantita quando sul set di parlano almeno tre lingue! Gli attori che parlavano inglese, il team che parlava francese e i produttori che parlavano giapponese. Comunque, ciascuno era più che mai intento a sforzarsi di capirsi l'un l'altro e andare avanti e io sono sicura di poter dire anche da parte loro che "ci siamo divertiti molto!!"(...) Io penso, per quanto mi riguarda, che una delle cose più eccitanti sia stato questo elemento di internazionalità: avevo l'impressione che tutto il mondo vi fosse coinvolto! Tokyo mi era sempre sembrata così distante e mi agitava il fatto di essere in contatto così diretto con i giapponesi e con il Giappone, una nazione dall'altra parte del mondo, della quale non conoscevo un granché e con la quale non avevo certo mai avuto l'opportunità di lavorare prima..." - Traduzione a cura di Hillary; fonte Shueisha Roadshow 1979). | |||||
Date le non indifferenti difficoltà incontrate da tutti,
durante la realizzazione del film e fino alla data della
"première" a Tokyo il giorno 3 marzo del 1979, le solite
critiche scontate di cui internet è invaso ogni volta che si
parla del Lady Oscar Live Movie...
mi sembrano alquanto meschine: sarebbe meglio commentare le
cose solo se ne ha una reale conoscenza! Voglio far notare che questo film è un prodotto della fine degli anni '70 e che fu il primo tentativo di portare sugli schermi i 10 volumi del manga più conosciuto di tutto il Giappone: più tardi si sarebbe perdonato al cartone animato di Lady Oscar il fatto di essere poco attinente alla storia originale, riconoscendo a Shingo Araki l'attenuante di aver avuto a disposizione solo 40 puntate (per un totale di circa 13 ore e 20 minuti netti di proiezione) per raccontarlo.... e Jacques Demi? Doveva fare tutto in 2 ore e non gli si perdona nulla? Eppure la Shingo Araki Production era già uno dei team giapponesi più brillanti nel proprio settore mentre il team francese che diresse le riprese del live movie, era sicuramente un team di volenterosi ma poco più che principianti. In tutti i Paesi europei nei quali il Lady Oscar Live Movie fu trasmesso, esso fu mandato in onda in seguito al successo del cartone animato (che in Giappone, fu prodotto solo DOPO il film...) quindi anziché notare il progresso dal film al cartone animato, notando che i personaggi si avvicinano sempre più a quelli del manga originale, ciò che ci appare è l'esatto contrario... ma questo è un errore nostro! Riguardo alla parte di Oscar, tutto si è detto di Catriona Maccoll tranne il motivo principale per il quale fu scelta! Il maggior finanziatore del Lady Oscar Live Movie era la giapponese Shiseido che, allora come adesso, produceva cosmetici: Shiseido voleva produrre il film per improntare tutta la propria campagna pubblicitaria di quegli anni, alla trasmissione di un messaggio del tipo "TI PIACE BERUBARA? FAI IL MAKE-UP CON I NOSTRI PRODOTTI E SARAI BELLA COME UNA ROSA" ... quindi era essenziale trovare una Oscar giovane e bella!! Se poi non fosse stata verosimile, pazienza.Nel manga originale, Riyoko Ikeda ci presenta Oscar dapprima come ragazzina filiforme e poi come donna dai lineamenti alteri, fini ma marcati: la bellezza della vera Oscar è folgorante ma sta nel suo carisma, nella sua presenza, nel fascino della sua sicurezza: Oscar è splendida ... ma Oscar è la donna che Fersen riesce a credere un maschio finchè non gli dicono il contrario!: il manga ci fa conoscere una Oscar alta 1,80 metri per 58 kili di peso, quasi del tutto prima di curve, dall'atteggiamento scanzonato... il personaggio originale inizia ad acquistare femminilità solo verso la fine della storia e comunque, vedere Oscar in abito femminile per quell'unica volta nella sua vita, deve lasciare tutti a bocca aperta.... Per i produttori del Lady Oscar Live Movie invece, Oscar deve apparire femminile, molto femminile: poco importava tutto sommato il fatto che sapesse o no andare a cavallo o vestire un'uniforme militare in maniera spigliata... l'importante era che fosse la donna perfetta per fare da testimonial ad una casa di bellezza. E così è stato: tutto si può dire di Catriona Maccoll, tranne che sia brutta! (Nel riquadro, vedete la foto di Catriona come testimonial dei cosmetici Shiseido) Nella parte di Oscar, Catriona è fuori-ruolo ... tanto quanto lo sarebbe stata la vera Oscar se avesse dovuto pubblicizzare una Beauty Farm!! Quindi mi stupisce abbastanza il fatto che ci si soffermi spesso sulla mancata somiglianza di Catriona Maccoll con il personaggio di Riyoko Ikeda: Catriona non somiglia ad Oscar perchè non fu prioritario che le somigliasse: la priorità era che fosse una donna bella come un fiore... e quanto a questo, spero che nessuno voglia ribattere (si rifletta anche su come sono cambiati i canoni della bellezza negli ultimi 30 anni...). |
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Lady Oscar - Il copione |
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La musica aggiunta in sottofondo a questa pagina è un sample deamplificato e modificato, tagliato dal "Lady Oscar Theme" di Michel Legrand. è messo qui a pubblicità della colonna sonora originale. Ne è vietata ogni forma di riproduzione. Questo sito esiste per i collezionisti di materiale originale: non si giustifica in alcun modo la diffusione di qualsivoglia genere di materiale se non nella totale osservanza dei diritti dell'Autore legittimo. |