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La domanda in sottotitolo è volutamente provocatoria... e qualcuno potrebbe rispondere che noi in Italia proprio non ci possiamo lamentare, visto che siamo l'unica nazione occidentale ad aver avuto tradotte ben 3 opere di Riyoko Ikeda !! E dire poi che "Caro Fratello" ed "Orfeo" sono arrivati in Italia con solo circa 30 anni di ritardo sulla loro uscita in Giappone!! Che record!! :-)Parlando seriamente, in Italia il genere manga ha un pubblico ristretto, soprattutto come fascia d'età. I lettori di fumetti giapponesi (forse c'è stata una lieve controtendenza proprio in questi ultimi anni) sono principalmente ragazzini/e in età adolescenziale e i temi trattati da Riyoko Ikeda sicuramente non incontrano gli interessi attuali di questo tipo di pubblico, generalmente colpito più dalle vicende dei personaggi che non dall'abilità tecnica dei loro disegnatori, nè tanto meno dalla cultura che può servire per ideare determinate trame in ambiente storico verosimile. A questo si aggiunge purtroppo un altro fatto ancor meno incoraggiante ossia che in Italia sono sempre meno, le persone interessate alla lettura in generale e quindi il manga è considerato commercialmente valido (e quindi vale la pena di tradurlo) solo se la storia che tratta è stata già conosciuta, per esempio dopo che ha avuto successo il cartone animato eventualmente prodotto su di essa. I temi trattati da Riyoko Ikeda sono invece difficili e in grado di coinvolgere un pubblico mediamente adulto, che tra l'altro poi è in grado di apprezzarli pienamente, solo se dispone di una buona cultura generale... e si tratta di manga decisamente inadatti a fare da soggetto per cartoni animati, per lo meno fin quando gli anime rimarranno un genere pensato solo per i giovanissimi. A parte Berubara, solo un'altro manga di Riyoko Ikeda è stato adottato come soggetto per la realizzazione di una serie a cartoni animati e si tratta di "Oniisama He...": è stato distribuito in Italia con il titolo "Caro Fratello" e abbiamo avuto tradotto sia l'anime sia il manga originale. In italiano è stato tradotto anche l'imponente "Orpheus No Mado" (La Finestra di Orfeo), benchè il soggetto non sia mai stato riadattato in versione anime, che è stato distribuito nel nostro Paese con il titolo "Orfeo". Ad oggi, ciò che gli italiani possono conoscere di Riyoko Ikeda, si ferma qui. Voglio comunque precisare che nè il manga di "Oniisama He..." nè "Orpheus No Mado" sono stati tradotti in alcuna altra nazione europea, al di fuori dell'Italia. Il cruccio principale degli appassionati di Riyoko Ikeda e me compresa, è che comunque le pubblicazioni del settore anime-manga non contribuiscono in alcun modo ad incuriosire i lettori sulla molteplicità di altri capolavori di questa autrice: non si tratta certo di una cattiveria delle case editrici occidentali, è perfettamente comprensibile infatti che in Occidente non esista un progetto serio di procedere ad altre traduzioni, visto lo scarso successo avuto da ciò che non fu Berubara e visto che per lo più si tratta di opere ormai molto datate... però il fatto che persino le notizie circa il personaggio di Riyoko Ikeda vengano diffuse con imprecisione, trovo sia inaccettabile: si tratta di una delle più grandi autrici di manga di tutti i tempi, si può capire che non ci siano interessi a tradurla ma non si può giustificare che se ne parli con banalità, a margine delle poche edizioni già tradotte. In conclusione, pare che in Occidente il pubblico abbia diritto a conoscere solo quanto riguarda Berubara e che tutto il resto possa ben anche restare nell'ombra. Al momento, gli interessati alla carriera di Riyoko Ikeda e ai suoi altri manga, sono principalmente le persone adulte che si appassionarono a Lady Oscar molti anni fa e che desiderano avere notizie più approfondite su questa autrice, di cui ora apprezzano in pieno l'arte e la tecnica. Siamo tuttavia una minoranza e ci viene prestata poca attenzione... fanzine, albi e giornalini parlano un linguaggio adatto ai ragazzi, non più a noi, e le informazioni diffuse attraverso questi mezzi convenzionali in Italia sono sempre più banali e semplicistiche riguardo a Riyoko Ikeda. Ho ritenuto quindi opportuno creare una sezione del sito espressamente dedicata a CIO' CHE NON è BERUBARA per introdurvi nell'universo di Riyoko Ikeda, autrice poliedrica, donna dalla straordinaria cultura e determinazione, dedita all'arte in tutte le più molteplici forme, dalla letteratura, al disegno, alla musica... Vorrei che si capisse che il titolo NON SOLO BERUBARA non intende essere denigratorio ma anzi volutamente ironico e ve ne renderete conto quando questa sezione del sito sarà conclusa, data la vastità di materiale che si appresta a trattare. |
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