Realizzato sul libretto dell'opera di Richard Wagner, "Der
Ring Des Nibelungen", questo manga porta la firma di Riyoko Ikeda ma i disegni non sono realizzati direttamente da lei
bensì da Erika Miyamoto, sua allieva. A partire dalla fine degli anni
'80, Riyoko Ikeda ha lanciato con il proprio nome diverse
opere disegnate da questa promettente mangaka, tra cui
probabilmente tutti ricorderanno prima di tutto il Gaiden di
Orpheus.
Lo stile di Erika Miyamoto è studiato su quello della sua
Maestra, tant'è vero che un occhio poco attento potrebbe
anche non distinguere la differenza. Il tratto si ispira a quello del periodo più maturo
di Riyoko Ikeda, principalmente a "Jotei Ekaterina" ma si
carica di una freschezza nuova, che incanta i lettori.
Questo manga è decisamente unico nel suo genere: il tema è
ripreso fedelmente dalla saga dell'Anello dei Nibelunghi, il
grande poema cavalleresco che fonda le proprie origini nelle
leggende del popolo germanico e che ha trovato la sua più
sublime espressione artistica nella Trilogia di Richard
Wagner... la linea della narrazione è ricostruita proprio
sui libretti delle opere di Wagner per cui chi ha
familiarità con queste opere liriche troverà assai agevole
seguire la storia.
Erika Miyamoto si cimenta qui con una grande saga di guerra
e di passioni, perfettamente in linea con lo stile dei manga
storici, preferito da Riyoko Ikeda e allo stesso tempo
decisamente originale, in quanto qui la realtà storica si
circonda di quell'alone di magico e di misterioso che
avvolge tutte le leggende...
I disegni sono splendidi: si tratta propriamente di un'opera
romantica, nel senso letterario del termine: ci sono poche
parole ed è la forza dei disegni a catturare l'occhio del
lettore... sono moltissime le pagine in cui i callout non
compaiono neanche e l'espressione e i movimenti dei
personaggi parlano più eloquentemente delle parole stesse.
... Non so se lo avete capito ma questo manga mi piace
particolarmente... (mi piace molto anche Wagner ;-) |