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LE CHEVALIER D'EON SECTION - HOME PAGE | |||||||||||||||||||||||||
Dedico una sezione di questo sito al nuovo titolo, LE CHEVALIER D'EON non tanto perchè è l'evento 2006/2007 dell'animazione giapponese e si appresta ad avere immenso successo anche in Italia... quanto perchè la vicenda di questo nuovo anime prende ispirazione dalla storia di un cavaliere, vissuto nella Francia prerivoluzionaria tra i regni di Luigi XV e Luigi XVI, che passò la gran parte della propria vita vestendo come una donna...
BIOGRAFIA (Cenni
storici su Le Chevalier D'Eon)
TOW HUBUKATA (o Tow Ubukata) |
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LE CHEVALIER D'EON - IL MANGA E IL ROMANZO | |||||||||||||||||||||||||
già
ANNUNCIATA DA STARCOMICS, L'EDIZIONE
ITALIANA DEL MANGA "CHEVALIER" !! Il 21 ottobre del 2005, la casa editrice giapponese Kodansha (la stessa che nel 1975 pubblicò per la prima volta CANDY CANDY) presenta al pubblico il primo volume del manga LE CHEVALIER D'EON, su sceneggiatura di Tow Ubukata e disegni di Jumeji Kiriko. La Trama: FRANCIA, MISTERI DELLA CORONA, ... CON LA RIVOLUZIONE ALLE PORTE, UN CAVALIERE SGUAINA LA PROPRIA SPADA VESTENDO ABITI FEMMINILI... i giapponesi si esaltano e il pensiero corre alle vicende di Lady Oscar... il successo è pressochè immediato. Mentre la casa editrice Kodansha continua a pubblicare i volumi del manga, che in tutto saranno 4 ... già si pensa che Ubukata abbia creato la trama ideale per realizzare un cartone animato. Nell'agosto del 2006 (mentre su WOWOW va in onda per la prima volta il cartone animato), la casa editrice NikkeiBPsha presenta al pubblico il nuovo romanzo de LE CHEVALIER D'EON, scritto sempre da Tow Ubukata, rivisitato per diventare appunto una serie di animazione. L'anime è ispirato al manga ma la storia è revisitata. |
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LE CHEVALIER D'EON - LIBRI | |||||||||||||||||||||||||
LE CHEVALIER D'EON - IL MANGA | |||||||||||||||||||||||||
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"LE CHEVALIER D'EON" ARRIVA IN TV !! |
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Il
manga de LE CHEVALIER D'EON offriva la trama ideale per
la creazione di un anime di sicuro successo e i produttori giapponesi
non potevano far altro che cogliere l'occasione.
L'anime
fu realizzato dalla PRODUCTION I.G.: il primo problema fu quello di
studiare con cura le ambientazioni, i costumi e disegnare le armi dei
personaggi tenendo conto della distanza culturale tra il Giappone e
l'epoca che si andava a trattare, ossia la Francia del XVIII secolo. Per
fare questo fu selezionato un team di artisti molto variegato... tra i
quali fu costante la presenza di Tow Ubukata stesso, che contribuì
attivamente alle scelte di montaggio e alla regia (Ubukata pubblica il
romanzo LE CHEVALIER D'EON proprio mentre si fanno le riprese del
cartone animato). |
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LE CHEVALIER D'EON: LA TRAMA DEL CARTONE ANIMATO |
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Per la realizzazione del cartone animtao, la vicenda storica de LE CHEVALIER D'EON viene completamente rivisitata e il personaggio viene calato in un'atmosfera gotica, del tutto nuova. | |||||||||||||||||||||||||
La vicenda si svolge nel XVIII secolo, sul fare della Rivoluzione Francese. La sorella più grande di D'Eon, Lia, dama al servizio di Luigi XV, viene misterioramente uccisa. D'Eon si mette alla ricerca del motivo della sua morte ma ben presto si rende conto che non si è trattato di un semplice omicidio e la trama si infittisce finchè D'Eon si trova coinvolto in incidenti internazionali sempre più seri, che coinvolgono tutto il continente europeo, la storia di Francia e dei suoi alleati. Nel contempo, molti elementi chiave come <I Salmi del Re> <La Setta dei Rivoluzionari> <I Poeti> <I Gargoyle> <I 4 Moschettieri> <Le Secret du Roi> ecc... entrano nella storia e rendono sempre più arduo lo scioglimento dell'enigma... tanto più quando l'anima stessa di Lia de Beaumont torna dalle tenebre... Un solo mistero connette tutti gli eventi l'uno all'altro e li concatena verso una possibile realtà storica che tuttavia ad oggi non è mai stata scoperta. Chi uccise Lia de Beaumont? Perchè fu uccisa? Cosa scroprirà D'Eon alla fine della storia? | |||||||||||||||||||||||||
LE CHEVALIER D'EON: HIROSHI ONO E GLI SFONDI DELL'ANIME [Galleria degli sfondi] |
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Hiroshi
Ono, direttore artistico della serie, attualmente a capo dello
STUDIO FUGA; fece apprendistato alla Kobayashi Production dove fu
allievo di Shichiro Kobayashi. A questo artista tocca l'arduo compito di curare l'ambientazione della serie: Hiroshi Ono realizza immediatamente che non sarà un compito facile soprattutto perchè la storia nasce fondamentalmente a Versailles ma si muove velocemente tra Francia, Russia, Inghilterra... ciò comporta che i disegni di sfondo devono essere cambiati ripetutamente, non possono essere ereditati di episodio in episodio. Per sottolineare inoltre la distanza tra i vari luoghi, è necessario che i particolari siano riproposti con estrema cura e che gli ambienti siano molto diversificati tra loro. A ciò si aggiunge che l'anime de LE CHEVALIER D'EON voleva essere una storia realistica e che quindi non si poteva ricorrere alla semplificazione degli scenari, per tramite stilizzazioni, come si fa normalmente negli anime di carattere più comico. Era necessario che le ambientazioni fossero il più reali possibile e ciò implicò il dover guardare migliaia di foto e consultare attentamente libri d'arte e dipinti dell'epoca. La difficoltà maggiore stette quindi nel riprodurre il più fedelmente possibile i vari particolari (anche perchè ricordo che le ambientazioni di questo cartone sono in 3D) tenendo però conto che c'erano dei tempi da rispettare... tant'è vero che pare che Ono, appassionatasi al progetto, si sia un pò rammaricato del fatto di aver curato massimamente le ambientazioni dei primi episodi per poi doversi inevitabilmente rassegnare ad procedere più velocemente, nonchè a lasciare parte dell'elaborazione finale dei progetti, al genio degli artisti minori, cioè a chi poi si sarebbe apprestato alla creazione dei cels veri e propri. A chi gli chiede quali siano gli ambienti ai quali dedicò maggiore attenzione, Ono risponde: alla Camera della Regina e allo Studio de Re. Per due motivi fondamentali: il primo è che aveva a disposizione moltissime foto del palazzo di Versailles e degli interni di queste stanze e il secondo è che probabilmente molti spettatori hanno visitato fisicamente questi luoghi e quindi è necessario dare loro una corrispondenza immediata d'immagine. Si devono a Hiroshi Ono anche i meravigliosi tramonti dell'anime, tutti dominati dai due colori blu e arancione, il cui accostamento risulta particolarmente suggestivo: Ono dice di aver preferito il blu e l'arancione al consueto susseguirsi di tonalità di arancione soltanto, dopo aver preso ispirazione dai dipinti classici di vedute dell'epoca. Anzi rimanda i giovani disegnatori a trarre ispirazione dai grandi pittori classici... e si rammarica perchè lui stesso, prima di disegnare le ambientazioni di questo anime, non aveva mai tenuto in sufficiente considerazione la necessità di studiare le tecniche pittoriche classiche... cosa che invece si è rivelata fondamentale. |
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LE CHEVALIER D'EON: TOI8 E LE ARMI DEI PERSONAGGI |
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Toi8 viene da una scuola di animazione ma era conosciuto in Giappone principalmente per aver lavorato come illustratore per romanzi e storie pubblicate su vari magazine: LE CHEVALIER D'EON rappresenta per lui la prima opportunità di lavorare all'ambientazione di un vero cartone animato. In un'intervista rilasciata per la PRODUCTION I.G., riguardo alla realizzazione dei bozzetti per LE CHEVALIER D'EON, Toi8 dice di aver trovato il lavoro abbastanza complicato a causa del fatto che i videogiochi, con i quali aveva maggiore esperienza, sono solitamente ambientati in epoca medioevale mentre qui ci troviamo in un contesto differente; tuttavia il fatto che la storia de LE CHEVALIER sia pervasa di elementi gotici, parlando fino anche di possessioni demoniache, gli ha permesso comunque di prendere ispirazione dalle saghe ambientate nel medioevo per disegnare, per esempio, le armi usate dai personaggi di questa serie. Toi8, che ammette di avere una particolare predizione per disegnare armi, dice per esempio di essersi ispirato ad opere come "Berserk", che non è ambientato in un periodo storico definito... e di aver cercato un compromesso tra la ricercatezza delle armi nei videogiochi e le armi de LE CHEVALIER, rendendo più semplici le linee e puntando sull'effetto di qualche particolare (per esempio la croce nel centro dell'impugnatura della spada di Eon) piuttosto che sulla pesantezza dell'arma in sè. Qui di seguito metto alcuni bozzetti realizzati da Toi8, che provangono dal sito giapponese della PRODUCTION I.G.: |
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LE CHEVALIER D'EON: CHARACTERS DESIGN |
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L'incarico di delineare i personaggi de LE CHEVALIER D'EON fu affidato a Tomomi Ozaki, moglie di Toi8 e che come lui, aveva già lavorato nel settore dei videogiochi. La prima sfida che si presenta all'artista è quella di disegnare dei personaggi che sembrino realmente esistiti nel XVIII secolo, sia come tratti del viso sia come costumi. Tomomi Ozaki si mette all'opera come già aveva fatto Hiroshi Ono, guardando prima di tutto i ritratti dell'epoca e i studiando i costumi delle dame e dei gentiluomini. La prima sfida è disegnare D'Eon, che deve avere tratti abbastanza femminili da poter essere adattato ad incarnare l'anima della sorella Lia. Per questo la Ozaki decide di disegnare un ragazzo con i capelli lunghi, quasi biondi, legati con un nastro; il nastro era una moda diffusa dell'epoca e allo stesso tempo permetteva di immaginare il ragazzo, con i capelli sciolti e ondulati, in abiti femminili... I due personaggi preferiti di Tomomi Ozaki sono però Anna e il conte Cagliostro: la preferenza deriva dal fatto che questi sono i personaggi maggiormente espressivi della serie, quelli che permettono all'artista di "divertirsi" di più. L'illustratrice per esempio fa notare che in questo manga, i personaggi femminili scarseggiano e che quindi Anna è stata per lei una figura alla quale ha prestato particolare attenzione. Non ha voluto che Anna fosse una ragazza molto bella, perchè secondo lei il personaggio femminile dai lineamenti troppo perfetti appare noioso mentre ha preferito una Anna simpatica, con il nasino all'insù e le guanciotte tonde. Per il viso di altri personaggi, Tomomi Ozaki prende ispirazione da alcuni attori noti occidentali: disegna il conte Guercy pensando a Jack Black (School of Rock), il personaggio di Durand ispirandosi a Brad Pitt, Tellagory pensando a Anthony Hopkins (La Maschera di Zorro) e infine disegna il personaggio di Robin prendendo spunto dalle proprie foto di quando era piccola... |
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Tomomi Ozaki sottolinea che il lavoro più duro non è stato tanto il fatto di trovare i "volti" per i personaggi quanto piuttosto quello di creare le animazioni con abiti tanto complessi... dice infatti che il merito maggiore va poi agli esperti di animazione che hanno rivisitato i suoi bozzetti mettendoli in "movimento". Il particolare invito di Tomomi Ozaki a tutti gli spettatoli de LE CHEVALIER D'EON è quello di guardare con attenzione i particolari con i quali è disegnata la serie in quanto ogni dettaglio è stato studiato minuziosamente. | |||||||||||||||||||||||||
LE CHEVALIER D'EON: LA COLONNA SONORA DELL'ANIME |
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Uscita su cd il 30 novembre del 2006 (30 tracce), la colonna sonora dell'anime LE CHEVALIER D'EON è opera della pluripremiata compositrice giapponese Michiru Oshima. Michiru Oshima è una compositrice giapponese di
enorme talento, che ha studiato al Dipartimento di Composizione del
Kunitachi College of Music. La sua carriera fino ad oggi è stata
eccellente: ha iniziato componendo e arrangiando colonne sonore per
film, serie televisive e cartoni animati e in Giappone ha vinto una
serie impressionante di premi prestigiosi, tra cui il premiio musicale
Mainichi Film, il premio JAPAN ACADEMY BEST MUSIC per ben 5 anni e nel
2006 ha vinto il premio per la migliore colonna sonora sonora di
animazione dell'anno. Michiru Oshima affrontò curò la composizione di questa colonna sonora fin nei minimi dettagli con immensa dedizione: per lei fu una grande opportunità perchè per la prima volta poteva destreggiarsi con musiche quasi classiche e con brani da grande orchestra. Fu sua la composizione, suoi gli arrangiamenti... seguì tutte le fasi di registrazione e si occupò personalmente della scelta dei musicisti per l'esecuzione, che furono tutti Maestri ai suoi livelli. Michiru Oshima racconta il proprio sforzo compositivo con grande
emozione: dopo aver curato le colonne sonore di film reali, il fatto di
lavorare per un cartone animato così ricco di suggestioni visive
(ricorda in particolare l'entrata a Versailles nel primo episodio...)
impone di creare una musica che mantenga altissimo il livello di
suggestione nel pubblico. L'anime, a differenza di un film con attori
veri, permette di trasportare lo spettatore in un'universo totalmente
nuovo e fantastico e così deve essere anche la musica. La musica però ha
nell'anime un'importanza ancora maggiore perchè deve sostenere
l'espressività dei personaggi, laddove non può arrivare la mano dei
disegnatori... infattii un grande attore ha una capacità espressiva che
un disegno, per quanto ben fatto, non può raggiungere... e qui allora
deve intervenire la musica. Parlando di colonna sonora, merita menzione AYA, ossia la giovane
cantante giapponese rock-pop che interpreta la sigla finale dell'anime,
dal titolo "Over Night" (inclusa nel cd della colonna sonora). Aya debuttò nel 2002 con l'album Senjo no
hana (A Flower in the Battlefield) e al suo debutto parteciparono
anche membri dei Nirvani e dei Pearl Jem. A soli due anni dall'inizio
della propria carriera, il suo secondo album del 2004 fu pubblicato
dalla BMG e rilasciato internazionalmente, in 40 nazioni del mondo. Un
successo strepitoso se si considera che la musica giapponese raramente
esce dai confini locali. |
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Parte delle informazioni riportate in questa pagina sono state tradotte dai siti ufficiali de LE CHEVALIER D'EON e dai siti dei marchi e delle produzioni giapponesi coinvolte nella realizzazione dell'anime. Questo per dire che ogni merito va ovviamente ai detentori dei marchi ufficiali ma anche per dire che le informazioni diffuse da questo sito sono esatte e provengono da fonti ufficiali. |